Tutti gli apparecchi che consumano corrente elettrica, dai frigoriferi alle lampadine Led, devono possedere per legge un’etichetta energetica, che fornisca al consumatore utili informazioni sulle prestazioni del prodotto in questione.
Tali indicazioni devono essere presenti anche su lampade da tavolo, lampadari e lampadine: saperle leggere correttamente può rivelarsi molto utile ai fini di una scelta corretta.
Acquistare prodotti appartenenti alle classi energetiche più alte, infatti, può consentire una notevole ottimizzazione delle prestazioni delle lampadine, cui si abbina un netto risparmio sui consumi. Del resto, come è noto, a volte spendere di più significa risparmiare! Per ottenere questo risultato, però, è bene conoscere con esattezza il prodotto che si decide di comprare: in tal senso, una guida alla lettura delle etichette delle lampadine Led e non solo, potrà certamente aiutare molti tra voi!
Cos’è l’etichetta energetica
Le etichette energetiche sono rappresentazioni, in forma di scala colorata, dell’efficienza di un dispositivo elettrico o di una fonte luminosa, come una lampadina. Le classi esistenti sono in totale sette, come da normativa, e sono identificate dalle prime lettere del nostro alfabeto, in ordine decrescente. Alla prima (la classe A) corrisponderanno dunque i prodotti dalle migliori prestazioni, mentre l’ultima (la classe G) comprenderà le lampadine peggiori, ovvero quelle più desuete e poco prestazionali.
Su ogni etichetta energetica sono presenti varie informazioni, tali da fare di questo talloncino il vero documento di identità di ciascun prodotto.
Per cominciare, dunque, in alto si possono leggere il modello e il nome della lampadina, insieme a quello dell’azienda produttrice. Segue la già citata scala, presente sulla sinistra e facile da interpretare anche grazie alla presenza dei colori. Una freccia indica la classe a cui appartiene l’oggetto in questione.
In basso, invece, è possibile trovare un dato numerico che esprime la quantità di Watt consumati dalla lampadina in questione in un’ora di utilizzo, rapportato ad un uso di mille ore (rapporto Kilowatt ora/1000h). Accanto, sulla destra, si trova infine un QR code. Quest’ultimo, recentemente inserito su tutte le etichette energetiche in forza della nuova normativa europea in materia, conduce alla consultazione del sito EPREL: si tratta di un portale dove confluiscono, ordinati come in un registro, tutti i prodotti elettronici dei quali è conosciuta l’etichetta energetica.
In tal modo, pertanto, sarà facile confrontare le qualità della lampadina o della luce Led che si sta acquistando con quelle di altri prodotti affini, per compiere una scelta il più possibile consapevole.
Un ultimo importante dato riguarda le modalità di calcolo della classe di efficienza energetica di una sorgente luminosa. A tal fine, si calcola il rapporto tra la luminosità prodotta (espressa in lumen) e l’energia consumata, espressa in Watt.
Le lampadine migliori, generalmente quelle provviste della tecnologia Led, saranno dunque quelle in grado di proiettare più luce con minore consumo energetico. Per tale ragione, come si diceva, ad una maggiore spesa corrisponde spesso una maggiore resa. A favore delle lampadine Led, inoltre, depone la loro estrema varietà: sul mercato, infatti, sono presenti numerosi modelli, adatti per le esigenze di ciascun cliente.
Perché può essere utile consultare un’etichetta energetica
Come si evince da quanto sinora spiegato, la consultazione dell’etichetta energetica di un prodotto prima dell’acquisto sarà molto importante, perché permetterà di compiere le scelte migliori.
Sarà sempre opportuno, infatti, scegliere lampadine di fascia alta, le sole in grado di assicurare ottime prestazioni e soprattutto di ammortizzare, col passare del tempo, il costo d’acquisto. Gli importi delle bollette della luce, infatti, si ridurranno sensibilmente, tanto da consentire presto ai conti di andare in attivo.
Oltre a ciò, va detto che spesso risulta molto conveniente cambiare le vecchie lampadine presenti in casa, sostituendole con altre più prestazionali; anche in questo caso, un’attenta consultazione dell’etichetta energetica dei prodotti già in uso può essere utile a decidere se tenerli o sostituirli.
Tutto questo, naturalmente, non vale soltanto per i dispositivi più piccoli, come le lampadine, ma a maggior ragione anche per le luci che servono impianti più grandi, come lampadari, plafoniere e piantane. In questi casi, infatti, i benefici economici assicurati dal possesso di dispositivi di qualità saranno ancora più evidenti.
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