La tendenza a scegliere uno stile di illuminazione industriale è sempre più diffusa, sia in ambito professionale che per le abitazioni. Si tratta di un design semplice e lineare, adatto a chi non vuole investire molto, ma desidera un bell’effetto scenico e che integra diverse tipologie ed elementi che si rifanno sia al design di ultima generazione che a quello più vintage.
Spesso a fare la differenza non è tanto il mobilio, ma l’illuminazione che ne sottolinea aspetti e potenzialità. Scegliere la giusta gradazione e direzionalità di una sorgente cambia in maniera radicale la percezione che si ha degli elementi, in positivo, e permette di sfruttare a proprio vantaggio i difetti per ottenere uno stile industrial davvero perfetto.
Certamente non puoi posizionare delle lampade Led industriali a casa, soprattutto se progettate per essere usate nei magazzini. Ma quindi quali tipologie di luci usare? Vediamolo insieme.
Sorgenti luminose Led per design industrial
Rispetto alle lampade a incandescenza e ai tubi fluorescenti, le lampadine Led vintage sono sicuramente più adatte per avere un effetto in stile industrial.
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I lampadari sono sicuramente quelle più adatte, perché storicamente facevano parte degli ambienti produttivi di metà novecento e quindi scegliere lampadari vintage in metallo nudo, bronzo anche con toni steampunk e parti laccate per luce a sospensione, disposte altezze sfalsate, è un’ottima soluzione.
Si va dalle idee più lineari, semplicemente formate dal plafone fino a quelle in puro stile fabbrica, con tanto di grata di protezione per la griglia della lampadina.
Solitamente i lampadari industrial si tendono a scegliere sottodimensionate rispetto alle esigenze di massima illuminazione dell’ambiente, perché quello che si vuole ottenere è un aspetto composto e tranquillo.
Per quanto riguarda la soluzione per il fissaggio a parete e a soffitto di solito i progetti industrial prevedono l’utilizzo di tubature e gargarozzi a vista, oppure di sistemi a cavo scoperto, con il portalampada sospeso un po’ come se fosse stato semplicemente montato in fretta e furia.
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Arredare con la luce
Per altri spazi l’illuminazione in stile industrial può essere realizzata anche utilizzando pannelli retroilluminati, in grado di simulare la presenza di finestre che diano su esterni avvolti nella nebbia, all’interno un grande complesso. L’effetto è molto scenico e facile da ottenere con una modesta spesa e soprattutto risparmiando sulla corrente elettrica.
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Per quanto riguarda, invece, l’illuminazione in stile industrial per le scrivanie e i punti focali si sceglie sempre abat jour di design retrò, con un richiamo vagamente anni ’50, spesso dotate di diffusori o rifrattori con toni del verde, azzurro e blu, che richiamano vecchie soluzioni per il vetro, un po’ demodè.
Lo stile si incontra anche con quello che si rifà ai toni del cyberpunk e che prevede anche la realizzazione di colonne di illuminazione sugli angoli delle stanze e che possono essere fatte con vecchie plafoniere per neon o meglio ancora con colonnine di design per Led, decisamente più adatte e regolabili.
L’importante è che il tono della luce sia neutro, se possibile regolabile anche verso tonalità fredde o del giallo sporco in base al tipo di disponibilità, con un’intensità mai troppo elevata.
Grazie al fatto che la tecnologia Led permette consumi estremamente limitati e l’implementazione degli impianti è molto semplice e alla portata di tutti, si possono mettere più punti luce di intensità minore.
Questo per ottenere un effetto di diffusione, in cui le singole aree interagiscono soltanto in maniera limitata per creare, soprattutto nelle stanze abbastanza grandi, zone più buie e cupe, affiancate da altre dove la luminosità è decisamente migliore.
Ovviamente con un buon sistema di integrazione domotico, se necessario, si può portare l’illuminazione al livello massimo semplicemente con un click.
Molto interessanti sono anche le soluzioni a colonna sospesa che si rifanno a vecchi pannelli danneggiati e staccati dal soffitto che si fanno pendere sulle aree più importanti, come divani e tavoli, ad una certa altezza. Si implementano con emettitori verticali a intensità variabile.
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E in camera?
Lo stile industrial si presta perfettamente anche per un ambiente rilassante come la camera da letto, dove basta semplicemente scegliere un punto luce in un angolo, con emettitore indiretto o meglio coperto da una schermatura satinata che consenta di non vedere la lampada direttamente, ma di creare un ambiente più adatto al riposo e al relax.
Di solito si opta per una lampada da tavolo che si possa regolare dal tenue all’acceso, giocando anche sul fatto che gli elementi presenti in camera fungeranno in parte da diffusori e schermi per non avere una luce troppo diretta, ma una sorgente discreta che crea atmosfera.
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