Ultimamente le lampade a sensori vanno molto di moda e sono tantissime le persone che si chiedono se vale la pena usufruirne oppure sia meglio lasciar perdere. La realtà è che tali lampade, come tutti gli altri oggetti, hanno dei propri vantaggi e svantaggi che bisogna prendere in considerazione.
Cerchiamo di scoprire insieme quali sono i pro e i contro delle lampade a sensori.
Vantaggi delle lampade a sensori
Attivazione automatica della luce
Si tratta di dispositivi alquanto innovativi che includono un gran ventaglio di lati vantaggiosi, che vale la pena considerare prima dell’acquisto, anche per l’illuminazione interni.
Tra gli stessi vale la pena ricordarsi innanzitutto di tutto ciò che riguarda la presenza dei sensori di movimento. Questi permettono di rilevare tutti i movimenti svolti all’interno di una zona ben delimitata. Esistono diversi sensori di movimenti usati in questo tipo di lampade e, tra i più usati, occorre ricordarsi di tutto ciò che riguarda i sensori a raggi infrarossi generalmente chiamati con l’acronimo PIR. Il loro funzionamento è molto semplice: servono a rilevare il cambio di temperatura nella zona e, in seguito al verificarsi di questo evento, accendono automaticamente la luce.
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La persona che entra nella zona in cui sono in funzione questi sensori, quindi, non deve affatto preoccuparsi di accendere la luce lei stessa, perché al suo posto farà tutto il sensore stesso. Questo si traduce in un maggiore comfort e non è affatto un segreto che nell’ultimo periodo le lampade a sensori vengano sempre di più utilizzate anche all’interno dei sistemi della domotica.
Attivazione graduale della luce
L’attivazione automatica della luce non è l’unico vantaggio di cui dispongono le lampade a sensori. Difatti, spesso tali lampade includono anche un altro vantaggio che vale la pena mettere in conto: l’attivazione graduale. I sensori sono in grado di misurare la quantità della luce naturale presente nella stanza e quindi di attivarsi con una percentuale relativa alla presenza della luce naturale.
Quindi, una lampada a sensori si attiva al 100% unicamente di notte oppure quando ormai le fonti di luce naturale sono assenti del tutto. Altrimenti può attivarsi al 20%, al 50% oppure al 70%, a seconda dei casi.
Sensori per interni e gli esterni
In base alle proprie esigenze, il cliente può affidarsi ai sensori per gli interni oppure gli esterni. Attualmente il mercato è ricco di sensori di ogni genere, progettati in funzione dello spazio in cui sarà posizionata la lampada stessa.
Per giunta, la presenza dei sensori per l’esterno, nel corso del tempo, è stata incredibilmente apprezzata non solo dai clienti privati, ma anche dalle aziende. Il motivo principale di cotanta popolarità dei sensori per gli esterni è legato al fattore della sicurezza. Le lampade a sensori per gli spazi esterni, infatti, garantiscono un’ottimale visibilità e al contempo prevengono la possibile intrusione di “ospiti indesiderati”.
Sulle lampade di questa categoria si possono posizionare i sensori di movimento oppure quelli crepuscolari. Si sconsiglia, invece, il posizionamento dei sensori di calore, in quanto nelle condizioni meteo di uno spazio “esterno” sarebbero potenzialmente inutili. Tali lampade possono essere installate praticamente ovunque: all’ingresso di case, garage, vialetti, giardini o parcheggi.
Svantaggi delle lampade a sensori
Attivazione improvvisa
Nel caso delle lampade con i sensori di calore potrebbero manifestarsi degli imprevisti. Per esempio, la lampada può attivarsi automaticamente, da sola, tutto d’un punto, senza che qualcuno attraversi la zona di riferimento. Questo avviene quando la temperatura interna dell’ambiente cambia velocemente e ciò rappresenta uno svantaggio poiché, in seguito al cambiamento, la lampada potrebbe restare accesa per molto tempo a venire, comportando così una spesa maggiore ed inutile per la persona. Questo vale non solo per quanto riguarda i sensori di calore, ma anche per quelli di movimento.
Il costo iniziale
Anche se una lampada a sensori a lungo andare risulta conveniente, il costo iniziale è più alto rispetto che ad una lampada normale sprovvista di sensori. Non solo: questo si traduce anche in un considerevole aumento delle spese in seguito alla possibile rottura della lampada stessa oppure del sensore. In questo caso, difatti, occorrerebbe rivolgersi a un tecnico per riparare la lampada o il sensore.
Difficoltà d’installazione
A differenza di quanto accade con delle lampade normali, quelle a sensori è fortemente consigliato che vengano installate unicamente avvalendosi dell’assistenza di specialisti del settore: si tratta di dispositivi estremamente sofisticati, per niente semplici da installare in modo corretto, ed un eventuale errore nel montaggio potrebbe comprometterne il funzionamento.