In una fase storica, dove, anche grazie al ruolo dei mass media, si presta giustamente sempre più attenzione alla salvaguardia dell’ambiente, uno degli interrogativi più ricorrenti è se l’illuminazione Led sia davvero in grado di sostituire i pesticidi.
Più precisamente, questo vuol dire comprendere a fondo se vi sono i reali presupposti affinché una distesa di luci colorate possa agevolare la crescita naturale delle piante, stimolando la sintesi clorofilliana, senza che sia necessario puntare in modo eccessivo su diserbanti, erbicidi, antiparassitari, nematocidi, acaricidi e nematocidi, notoriamente inquinanti.
Ebbene, la risposta al suddetto dubbio è assolutamente affermativa. Lo dimostra un’installazione effettuata presso lo studio Roosegaarde a Lelystad, nel cuore dell’Olanda.
Ecco nei dettagli i reali benefici derivanti dall’azione dell’illuminazione dei Led sui cosiddetti campi a cielo aperto, sulle serre, sulle piante, sul livello generale qualitativo dei cibi regolarmente assunti e, per ovvi motivi, sull’ambiente.
L’effetto benefico dei Led sulle colture
Daan Roosegarde, titolare di uno studio, ha lavorato sodo a un interessante progetto di stampo agricolo-artistico: un campo coltivato che si estende su una superficie di ben 20.000 mq. L’effetto dei Led sulle colture è davvero benefico.
Su tutte, la luce blu, rossa e ultravioletta apportano risultati concreti nel processo naturale della crescita delle piante, al punto che gli agricoltori possono tranquillamente dimezzare l’impiego dei pesticidi.
Il ruolo strategico dell’illuminazione Led nel settore agricolo
Viste le premesse, negli anni futuri, l’illuminazione Led ricoprirà un ruolo sempre più determinante nel comparto agricolo. Il progetto di Roosegaarde, in tal senso, rappresenta un omaggio al lavoro nei campi.
La resa delle coltivazioni sarà tale da ridurre in modo sostanziale l’utilizzo massiccio dei pesticidi, addirittura fino al 50%. Bisogna solo saper scegliere la giusta combinazione di luci Led, non avendo paura di sperimentare.
Daan Roosegarde, però, non fu il primo a pensare di utilizzare la luce Led come sostituto dei pesticidi.
La scoperta, in realtà, è avvenuta qualche anno prima in un’università in Giappone, dove un team di ricercatori ha scoperto che la luce Led, nelle varie colorazioni, ha effetti letali su alcune tipologie di insetti, accorciandone il ciclo vitale e determinandone la sterilizzazione dei sopravvissuti.
La bellezza onirica della luce e della sostenibilità
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Affinché l’illuminazione Led si riveli davvero in grado di sostituire i pesticidi a tutti gli effetti, bisognerà optare per l’installazione di sistemi ad alta densità, studiati appositamente per questo scopo: le luci dovranno essere proiettate direttamente sulle foglie delle piante. Questo vuol dire che l’illuminazione funziona come una sorta di onda che colpisce le piante nella loro totalità attraverso un effetto danzante, tutto fatto di piccoli e lenti movimenti che vanno dall’alto verso il basso.
Questo è il segreto della bellezza onirica della luce e della sostenibilità, come lo hanno ribattezzato gli addetti ai lavori!
Nel caso di quanto avvenuto nel progetto olandese, sono state impiegate tecniche decisamente all’avanguardia in termini di fotobiologia, disciplina che analizza le interazioni che intercorrono fra i sistemi biologici e la luce che, insieme ai raggi ultravioletti, non solo agevola la crescita naturale delle piante, ma fa sì che il ricorso ai pesticidi possa essere praticamente dimezzato.
Anche le fattorie verticali e le serre potranno sfruttare appieno i benefici della luce Led. Conditio sine qua non, tuttavia, è che i progetti futuri si rivelino sostenibili, proprio come è avvenuto nel caso di quanto messo a punto da Daan Roosegaarde: evitare l’accumulo dell’inquinamento luminoso rappresenta solo il punto di partenza per un’installazione sostenibile. Ciò significa che verrà sfruttata la luce dei raggi solari per alimentare i Led.
Conclusioni
Insomma, ricorrere all’illuminazione Led vuol dire prendersi cura della salute dell’ambiente: a giovarne sono le piante che non necessitano più di tutti quei pesticidi, abitualmente impiegati dagli agricoltori.
Da azioni come queste, solo apparentemente piccole, ma davvero grandi, in realtà, puoi contribuire a lasciare alla nuova generazione un pianeta in condizioni migliori rispetto a come lo hai ereditato.
In tutto questo, anche i prodotti finali serviti sulle tavole imbandite, dalla frutta alla verdura, dagli ortaggi ai cereali, sono quindi destinati a risultare più buoni in termini di sapore. La qualità, infatti, è maggiore, perché la crescita delle piante è avvenuta in modo graduale e non forzata, come avviene di norma con i pesticidi.