Le lampadine Led emettono calore?

Sempre più utilizzate negli ultimi anni, oggi le lampadine Led stanno via via sostituendo le tradizionali sorgenti luminose, grazie ai loro numerosi vantaggi, come la lunga durata, l’elevato rendimento ed i costi ridotti.

Nata ufficialmente nel 1962, la tecnologia Led vede la maggior espansione a partire dagli anni ’90, portando non solo nuovi colori, ma anche migliori prestazioni ed una maggior efficienza. Le applicazioni sono oggi innumerevoli: da semplici ma potenti strumenti d’illuminazione, a elementi fondamentali nella progettazione e valorizzazione degli ambienti architettonici.

Led: cosa sono e come sono fatti

Il Led – Light Emitting Diode – è un diodo a emissione di luce, ovvero un dispositivo semiconduttore in grado di convertire direttamente la corrente elettrica in luce, attraverso il movimento degli elettroni nel diodo stesso. Grazie a questa particolare tecnologia, puoi anche scegliere tra le varie sfumature di “colore”, ossia lampadine Led a luce calda, a luce fredda o a luce naturale, e puoi spaziare tra i più comuni attacchi E14 ed E27, o anche quelli meno conosciuti, come l’attacco G24, l’attacco G4, l’attacco G9 e l’attacco R7S.

Oltre al colore della luce, puoi anche scegliere tra varie forme, come:

• lampadine Led a bulbo;
• lampadine Led a candela;
• lampadine Led a colpo di vento;
• lampadine Led a globo;
• lampadine Led a goccia;
• lampadine Led a oliva;
• lampadine Led a sfera;
• lampadine Led a spirale;
• lampadine Led a tubo.

Quello che avviene, quindi, nei Led è una trasformazione diretta dell’elettricità in energia luminosa, cosa che invece non avviene nei sistemi più tradizionali. Per esempio, le lampadine ad incandescenza producono luce tramite il riscaldamento di un filamento, mentre le lampade fluorescenti sfruttano la radiazione ultravioletta emessa da gas nobili, quando stimolati dall’energia elettrica.Una lampadina Led, che sia la classica oppure la lampadina Led a filamento, è solitamente formata dai seguenti componenti:

• Lente: solitamente di plastica, serve a dare al Led la comune conformazione di una lampadina, distribuendo al contempo la luce emessa e determinandone le caratteristiche.
• Chip: è il cuore del Led, ovvero la componente che genera luce quando viene attraversata da corrente.
• Driver: si occupa di regolare la corrente in entrata, determinando la quantità di luce emessa. Influenza notevolmente il ciclo di vita del Led.
• Dissipatore di calore: generalmente di alluminio, ha il compito di evitare che il driver si surriscaldi.

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Led e calore

Come abbiamo appena visto, i Led risultano essere più efficienti nel trasformare la corrente elettrica in luce e, per questo, viene irradiata meno energia sotto forma di calore. In una comune lampada a incandescenza, invece, quando il filamento di tungsteno viene attraversato dall’elettricità, solo il 10% di questa viene trasformata in luce, mentre il resto è convertito in calore, causando così un elevato consumo energetico ed accorciando il ciclo di vita della lampadina.

Tuttavia, anche il Led, come qualsiasi altro dispositivo alimentato da elettricità, tende a generare calore, soprattutto al suo interno.

Per mantenere, quindi, delle temperature interne accettabili ed evitare che le componenti del Led – specialmente il driver – si danneggino, queste lampadine presentano sempre un dissipatore, ovvero una piastra che ha il compito di allontanare il calore dai diodi. I produttori fabbricano quest’ultima in una varietà di materiali, ma solitamente è costituita da alluminio, mentre per le versioni meno costose si utilizza la plastica.

Per quanto riguarda il suo funzionamento, questo è molto semplice. Una volta acceso il Led, il calore generato dal diodo viene assorbito dalla piastra di dissipazione e, attraverso questa, si diffonde nell’aria che circonda la lampadina, preservando così il driver.

Riassumendo, i Led, a differenza delle lampadine tradizionali, non emettono calore all’esterno e quindi possono essere tranquillamente maneggiate anche dopo un lungo utilizzo. Per quanto riguarda il calore interno, questo viene efficacemente gestito dal dissipatore, senza conseguenze per gli ambienti in cui i Led sono installati.

Calore e durata dei Led

La notevole durata delle lampadine Led rappresenta uno dei principali cavalli di battaglia di questa nuova tecnologia. In media, un Led può continuare a funzionare per circa 50.000 ore: questo si traduce in una durata di quasi sei anni, se utilizzato tutti i giorni, 24 ore al giorno.

Inoltre, i Led non tendono a guastarsi e a spegnersi improvvisamente, come invece avviene per le comuni lampadine.

Siamo di fronte, quindi, ad un ciclo di vita piuttosto elevato, che però può facilmente ridursi e compromettersi se le altre componenti che compongono il Led non vengono correttamente mantenute.

La più importante fra queste, come accennato prima, è il driver, che dovrà essere protetto da surriscaldamenti e stress termici. Questo vuol dire dotarsi di un dissipatore di calore, ma anche aver cura di installare il Led in ambienti non eccessivamente caldi e che rispettino le temperature per cui è stato calibrato.