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Indice di Resa Cromatica: cos’è e come calcolarlo

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Nell’ambito dell’illuminazione, l’indice di resa cromatica (CRI) riveste un ruolo fondamentale per garantire che i colori degli oggetti siano percepiti il più fedelmente possibile. Questo concetto, apparentemente semplice, si basa su una realtà fisica complessa e influenza direttamente la qualità visiva dell’ambiente che ci circonda.

Attraverso l’analisi del CRI, è possibile valutare l’efficacia con cui una fonte luminosa rivela i veri colori degli oggetti rispetto alla luce naturale. L’evoluzione delle tecnologie di illuminazione ha portato all’introduzione di nuovi standard, che promettono di migliorare ulteriormente questa capacità, rendendo ogni spazio non solo più luminoso ma anche più vero alla realtà cromatica che intendiamo rappresentare.

Che cos’è l’indice di resa cromatica

Per definizione, l’indice di resa cromatica è un valore che esprime il modo in cui una luce riproduce il colore degli oggetti che illumina. Si tratta di una frase tanto strana quanto ovvia, per la quale puoi farti ben più di una domanda.

Innanzitutto, a meno che tu non abbia conoscenze più approfondite, immaginerai senza dubbio che il colore di un oggetto sia una caratteristica esclusiva dell’oggetto stesso. In secondo luogo, potresti supporre che una luce sia qualcosa di univoco, che non dovrebbe in nessun caso determinare il colore di un oggetto.

Invece, entrambe le domande hanno una risposta negativa, in quanto, nella realtà fisica che tutti conosciamo, il colore è una caratteristica che definisce quante frequenze dello spettro visibile (la parte di luce visibile dall’occhio umano) è in grado di assorbire un corpo, mentre una qualsiasi luce può determinare il colore o “resa cromatica” di un oggetto.

Per comprendere che cos’è l’indice di resa cromatica, è necessario che ti concentri su quest’ultimo aspetto, tralasciando per ora il lato puramente “fisico” della luce. Una qualsiasi sorgente luminosa ha un suo modo di illuminare e quindi di restituire i colori degli oggetti da essa colpiti; quest’ultimo è misurabile ed il risultato è chiamato, per l’appunto, indice di resa cromatica.

Come calcolare l’indice di resa cromatica

L’indice di resa cromatica (Ra o CRI dall’inglese Color Rendering Index) ha un valore variabile da 0 a 100 e usa come riferimento la luce emessa da una lampadina a incandescenza.

In pratica, una luce con un CRI pari a 100 ha la massima resa cromatica possibile, al contrario, una luce con un CRI pari a 50 restituisce colori molto blandi, simili, per fare un esempio, a quelli delle migliori foto in bianco e nero.

Durante il mese di agosto del 2019 è stato approvato dall’istituto IES (Illuminating Engeneering Society) un nuovo sistema di misurazione chiamato TM-30, uno standard internazionale che ha lo scopo di migliorare l’imprecisione del valore CRI.

Infatti, quest’ultimo non tiene conto di quella che è chiamata “preferenza dell’osservatore“, una discriminante in grado di conferire alla luce delle lampade a Led un aspetto soggettivo, oltre che oggettivo.

Dal punto di vista pratico, il valore CRI confronta la luce di una lampadina a incandescenza con 14 tinte base, mentre per quanto riguarda il nuovo IES TM-30 il confronto avviene con 99 colori, fra i quali sono inclusi, per esempio, i colori della pelle, delle foglie e di alcuni famosi dipinti.

Applicando il sistema di misura IES TM-30 alle lampade a Led è possibile produrre un’illuminazione decisamente più improntata alle tue esigenze. Per esempio, potresti preferire una luce non troppo nitida, ma satura di una tinta in particolare, oppure potresti aver bisogno di una sorgente molto luminosa e di una bassa saturazione dei colori, in tal caso vivresti in un ambiente dai riflessi molto chiari e dai colori un poco più scialbi e ovattati.

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Il nuovo sistema di misurazione ti permette di personalizzare a piacimento ogni ambiente e di ottenere dalla luce le “immagini” che preferisci.

Come scegliere le lampade in base alla resa cromatica

Attualmente la quasi totalità delle lampade fa ancora riferimento al CRI ed è pertanto chiaro che più tale valore è alto, maggiore è la luminosità della lampada stessa.

Attraverso il CRI riesci più che altro a comprendere quanto la lampada che ti appresti ad acquistare sia in grado di esaltare i colori: ciò è dovuto al fenomeno fisico della rifrazione, per la quale le onde elettromagnetiche non assorbite dagli oggetti vengono rifratte verso l’osservatore. Più la luce è intensa, migliore sarà l’esaltazione del colore e la resa cromatica della lampada.

Il nuovo sistema IES TM-30, una volta approvato, permetterà di scegliere tra un maggior numero di lampade, un’idea davvero sensazionale per personalizzare la tua casa e renderla unica.

L’importanza del CRI nell’illuminazione domestica

L’indice di resa cromatica (CRI) gioca un ruolo cruciale non solo nella scelta dell’illuminazione per ambienti commerciali o di lavoro ma assume una particolare importanza anche nell’illuminazione domestica.

La capacità di una lampada di riprodurre fedelmente i colori può influenzare significativamente l’atmosfera e il comfort di una casa, incidendo sulla percezione degli spazi e sulla funzionalità degli ambienti.

Un alto CRI contribuisce a creare un’atmosfera accogliente, esaltando i colori dell’arredamento e delle pareti e migliorando la qualità visiva generale degli spazi abitativi. La scelta di lampade con un alto indice di resa cromatica, infine, diventa essenziale per valorizzare gli interni e creare ambienti piacevoli e funzionali, dove ogni dettaglio cromatico è reso al meglio.

Scopri come la giusta illuminazione può trasformare il tuo spazio!

FAQ sull’Indice di Resa Cromatica

Qual è la distinzione tra indice di resa cromatica e temperatura di colore?

È fondamentale comprendere che l’IRC non è correlato alla temperatura di colore, che descrive se una lampada emette una luce calda o fredda. Le diverse temperature di colore possono influenzare l’ambiente creato dalla fonte luminosa in un determinato spazio ma non hanno nessun impatto sulla resa dei colori.

Che impatto ha l’indice di resa cromatica sulla scelta dell’illuminazione domestica?

L’indice di resa cromatica è fondamentale per assicurare che i colori all’interno della tua casa siano percepiti in modo naturale e vivido. Un alto CRI garantisce che i colori degli oggetti siano riprodotti fedelmente, migliorando l’esperienza visiva complessiva.

Come posso scegliere l’illuminazione giusta per le diverse stanze della mia casa?

La scelta dell’illuminazione dovrebbe basarsi su vari fattori, inclusi il CRI, la temperatura del colore e l’intensità luminosa. Considera l’uso della stanza, il colore delle pareti e l’arredamento per selezionare l’opzione migliore che risponda alle tue necessità estetiche e funzionali.

Quali sono i benefici di scegliere lampade a LED di ultima generazione?

Le lampade a LED di ultima generazione offrono numerosi vantaggi, tra cui un’elevata efficienza energetica, una lunga durata e la possibilità di scegliere tra un’ampia gamma di temperature di colore e livelli di CRI. Questo consente un maggiore controllo sull’ambiente illuminato, migliorando il comfort visivo e riducendo il consumo energetico.

Cosa vuol dire CRI 80 e CRI 90?

CRI 80 indica che l’indice di resa cromatica è pari a 80, indicando una buona resa dei colori. Mentre CRI 90 indica un’ulteriore miglioramento nell’accuratezza dei colori rispetto a CRI 80, mostrando una resa dei colori superiore.

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