Negli ultimi anni l’illuminazione delle nostre case è notevolmente mutata, e questo fenomeno non è destinato ad arrestarsi in futuro. Siamo passati da un’epoca dove le lampadine sostanzialmente erano tutte uguali fra loro, e dove l’unica differenza era la potenza del fascio luminoso che potevano emettere, ad un’altra dove alla base di tutto c’è il risparmio energetico.
Subito dopo troviamo colori e forme tra le più disparate, in grado di contribuire alla creazione di precise atmosfere. Ora stiamo però vivendo un periodo ben preciso, ovvero quello dell’illuminazione smart, dove il valore aggiunto alla situazione è rappresentato dalla possibilità di controllarne determinati parametri, con la voce o anche con lo smartphone, e dove molto spesso le lampade stesse possono “comunicare” con gli altri elettrodomestici di casa.
Lampade smart: cosa sono?
Le lampadine Led, come risaputo, hanno oramai sostituito quasi del tutto quelle tradizionali perché troppo dispendiose sotto il profilo del consumo energetico, ma anche sotto quello dell’inquinamento ambientale. Nei prodotti smart home, oltre alla tecnologia Led che tutti conosciamo, si aggiunge un altro componente, che per certi punti di vista può essere considerato come un piccolo computer.
Questo cervello permette alla lampadina di comunicare con una serie di dispositivi, oltre che consentire all’utente di controllarla da alcuni apparecchi, come dimmer, telecomandi, e smartphone. In sintesi dunque, questo tipo di lampadina contiene al suo interno due tecnologie differenti: quella a Led in grado di offrire tutti i benefici tipici del led, e quella legata alla connettività, con moduli Wi-fi o bluetooth, che ne permette l’interazione.
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Come comandare le lampadine smart
Il funzionamento alla base delle lampadine smart, così come di tutti l’illuminazione smart, in realtà è piuttosto semplice. Una volta avvitata la lampada al portalampade, questa potrà chiaramente essere controllata in maniera tradizionale attraverso l’interruttore. Nel momento in cui la corrente alimenta la lampadina, questa sarà in grado sia di ricevere che di emettere segnali.
Proprio per questo motivo a seconda del modello la lampadina potrà essere collegata a diversi apparecchi, come:
- Smartphone. Gli smartphone permettono di controllare l’illuminazione smart attraverso applicazioni specifiche, oppure con protocolli IOT come Google Assistant o Apple HomeKit;
- Hub. Si tratta di una centralina in grado di controllare le connessioni. Tali centraline possono essere proprietarie di un determinato brand, oppure compatibili, come la nota Amazon Alexa. Il vantaggio primario degli HUB risiede nella possibilità di controllo simultaneo di più lampadine;
- Telecomando. Solitamente questo tipo di dispositivo è destinato a lampadine meno costose. Seppur consenta una certa regolazione dell’illuminazione, anche della sua intensità, non possiamo definire questa tecnologia realmente smart.
Un sistema di illuminazione smart richiede una configurazione iniziale, ma solitamente si parla di pochi passaggi piuttosto semplici e intuitivi, che prevedono l’inserimento di una password sulla lampadina, una volta che questa verrà riconosciuta.
In alcuni casi è sufficiente inquadrare il codice QR attraverso lo smartphone per confermarne l’abbinamento.
Illuminazione smart: a cosa serve?
Fornire una risposta a questa domanda è piuttosto complesso, perché molto dipende dall’utilizzo che si farà di queste lampadine. Ad ogni modo, le funzionalità più interessanti sono:
- Creare atmosfera. Attraverso i cambi di colori delle lampadine, possibili attraverso lo smartphone, è possibile dar vita ad atmosfere diverse, anche a seconda del numero delle unità;
- Controllo vocale. Grazie ai cosiddetti speaker smart e ai relativi assistenti vocali, è possibile impartire dei comandi attraverso la voce, come quelli legati all’accensione o allo spegnimento;
- Impostazioni automatiche. Il sistema di illuminazione smart può essere programmato secondo le proprie esigenze con impostazioni specifiche, come quello dell’accensione di alcune unità ad orari precisi;
- Intensità luminosa. A seconda dell’attività svolta è possibile aumentare o diminuire l’intensità luminosa dell’intero sistema di illuminazione smart, o solamente di una porzione di esso.
Ovviamente quelle elencate sono solamente alcune delle possibili idee per sfruttare un sistema di illuminazione smart. In realtà, l’elenco potrebbe proseguire a lungo, dal momento che alcune lampadine possono addirittura cambiare colore a seconda della musica di sottofondo, creando una sorta di effetto discoteca.