Che cos’è il fattore potenza di una lampadina Led
Per valutare la qualità delle lampadine Led, indipendentemente che si tratti di un attacco E14, attacco E27 oppure di uno più particolare come l’attacco G9, uno dei parametri più importanti è rappresentato dal fattore di potenza che indica la percentuale di energia utilizzata dal sistema elettronico contenuto nei dispositivi. Questo è particolarmente importante quando si tratta di illuminazione di magazzini e luoghi industriali, in cui è richiesta una luminosità molto più elevata (quindi in caso di lampade industriali Led, ad esempio).
La sua misurazione si realizza mediante una scala di valori compresi tra -1 e + 1, quindi in un intervallo apparentemente molto limitato.
Se il fattore potenza (PF) di una lampadina Led corrisponde a 1, significa che l’efficacia del sistema elettronico è pari al 100% e che tutta l’energia che arriva ad alimentare il dispositivo è stata completamente sfruttata.
Scendendo da +1 verso -1 si verifica una sempre minore funzionalità di prestazioni e, di conseguenza, può instaurarsi con più rapidità un processo di deterioramento del materiale, in grado di accorciare la vita della lampadina Led.
Si può anche affermare che il PF di un corpo luminoso a Led consiste in un valore numerico che indica la dispersione di energia tra l’alimentatore e il chip.
Quanto maggiore è il fattore di potenza, che tende a raggiungere il valore limite di +1 (100% di energia conservata), tanto più alta è l’efficienza del dispositivo illuminante.
Dispositivi che sfruttano PF estremamente elevati sono in grado di trasformare l’energia assorbita in quella luminosa con le migliori prestazioni.
I dispositivi a Led, a differenza delle tradizionali lampadine a incandescenza, funzionano a corrente continua; dato che, invece, la tensione di rete fornita dall’energia elettrica è alternata, essi hanno bisogno di alimentatori che la trasformino.
Questi alimentatori, conosciuti anche con il nome di driver, rappresentano il vero e proprio nucleo operativo della lampadina, il cui funzionamento viene quantificato appunto dal fattore potenza.
Un driver che funziona molto bene è dotato di un PF che si avvicina il più possibile a +1, considerando che anche un valore di 0,80 è valutato ottimo.
Quando invece il fattore potenza è basso, l’alimentatore assorbe maggiore energia e quindi tende a caricare la rete in maniera svantaggiosa anche perché l’energia non è pulita.
Che cosa comporta il fattore potenza di una lampadina Led
Confrontando l’assorbimento di corrente di un dispositivo a incandescenza da 100 watt con uno Led da 25 watt, entrambi con un fattore di potenza uguale a +1 (e quindi massimo), si osserva che il primo preleva dalla rete di alimentazione una corrente pari a 0,45 ampere, mentre il secondo preleva soltanto 0,11 ampere.
Si può facilmente dedurre che, a parità di PF, le lampadine Led garantiscono prestazioni molto superiori a quelle a incandescenza.
€1,10
€1,20
€1,80
€1,80
Paragonando una lampadina a incandescenza con PF pari a 1 con una a Led dotata di fattore potenza piuttosto basso di 0,25, quest’ultima preleva dalla rete 0,45 ampere esattamente come la prima, con la differenza che essa produce una luminosità pari a 25 watt.
Tutti i sistemi di alimentazione elettrica sono caratterizzati da una potenza di 220 volt erogati in corrente alternata, mentre come accennato sopra, i dispositivi Led necessitano di un driver.
Il PF deve essere tenuto in considerazione per valutare i requisiti funzionali ed energetici delle lampadine Led, il cui meccanismo è nettamente differente rispetto a quelle tradizionali.
Pertanto è necessario acquisire le nozioni di base che si riferiscono a tale indice, il cui valore indica il rapporto esistente tra la potenza apparente e quella attiva del carico.
Un power factor pari a +1 indica che la potenza apparente e quella attiva risultano bilanciate; quando invece il PF è minore di 1 significa che la potenza apparente è superiore rispetto a quella attiva.
Come conseguenza si verifica un rientro di potenza nella rete elettrica, responsabile dell’insorgenza di una corrente reattiva inquinante.
Il PF indica, quindi, quanta energia viene utilizzata dal carico rispetto a quanta invece viene dispersa senza che sia stato compiuto un lavoro di illuminazione.
La valutazione del PF si conferma un fattore di estrema rilevanza da considerare prima dell’acquisto di un dispositivo a Led; quando esso è compreso tra 0,9 e 1 significa che i dispositivi producono un irrisorio inquinamento in rete.
Bassi PF non incidono direttamente sulla bolletta della luce in quanto il consumo dichiarato dal produttore coincide di solito con quello effettivo.
Tuttavia, sarebbe buona norma scegliere lampadine Led con un fattore di potenza non inferiore a 0,7 perché sotto a questo valore si verificano con maggiore frequenza gli inconvenienti sopra elencati.
Nella scheda tecnica di ogni dispositivo luminoso, che sia una lampadina, delle strisce Led oppure dei fari Led, deve essere chiaramente indicato il PF, un requisito che non può venire ignorato.
Infatti, nonostante le lampadine Led offrano vantaggiose prestazioni funzionali, abbiano una durata molto alta e non contengano sostanze inquinanti, se sono dotate di un PF basso potrebbero danneggiare il sistema di alimentazione elettrica.