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Come vanno calcolati i punti luce in un ambiente

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Se stai ristrutturando casa, un locale commerciale o arredando un nuovo appartamento, non sottovalutare l’importanza dell’impianto elettrico. Stabilire la quantità adeguata di punti luce in un ambiente, è importante per poter migliorare il comfort abitativo e illuminare le stanze in maniera adeguata in qualsiasi ora della giornata.

Ecco qualche utile consiglio su come effettuare il calcolo corretto.

Cosa sono i punti luce

Prima di addentrarci nel vivo dell’argomento, chiariamo subito un concetto: il punto luce non fa riferimento solo al corpo illuminante, ma tiene conto anche dei diversi elementi che consentono di erogare l’energia e quindi dell’interruttore, del deviatore, dell’invertitore e naturalmente della presa e della lampada.

Dunque possiamo riassumere i punti luce nella seguente lista:

  • Gli interruttori, anche detti punti di comando;
  • I punti luce reali, dunque tutte le lampade, lampadari, applique ecc.;
  • Tutti i punti presa, quindi prese elettriche e schucko.

Come Calcolare e stabilire il posizionamento dei punti luce

In genere, non esiste una regola ben precisa sul numero di punti luce da installare in un appartamento o in un locale commerciale, poiché la quantità è suscettibile a diversi fattori come le dimensioni dell’ambiente, le esigenze specifiche di chi ne farà uso o il tipo di atmosfera che si desidera creare.

Per andare sul sicuro, converrebbe chiedere il supporto di un tecnico specializzato e valutare insieme il numero esatto di punti luce necessari. Di solito, per avere la certezza di illuminare in maniera corretta qualsiasi stanza, puoi prendere come riferimento la sezione centrale del soffitto destinata al lampadario e stabilire la presenza di altri corpi illuminanti per evitare fastidiose zone d’ombra.

Facciamo quindi un esempio: se devi illuminare una stanza da letto, ovviamente ti serviranno un lampadario o una plafoniera, due abat-jour (o delle applique orientabili a Led) da posizionare sui comodini, una piantana, almeno 4 prese e 4 interruttori.

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Facendo un rapido calcolo, per illuminare in maniera adeguata la camera serviranno in totale 12 punti luce. La procedura è simile per tutti gli altri ambienti dell’appartamento. Non rimane che sommare il risultato per ottenere la quantità complessiva.

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Disposizione dei punti luce per ogni ambiente della casa

Ogni ambiente della casa ha esigenze differenti. Le zone living, ad esempio, devono poter essere dotate di un’illuminazione più tenue (per le ore serali) capace di creare l’atmosfera ideale per guardare un bel film con la famiglia oppure leggere un buon libro. Oltre al classico lampadario da soggiorno, non possono mancare delle applique a muro, una lampada da tavolo, le rispettive prese e gli interruttori.

Per stabilire quanti punti luce ti serviranno in cucina, ricorda che il piano di lavoro deve essere sempre ben illuminato per garantire il massimo comfort durante la preparazione dei pasti e un’ottima visibilità. Oltre all’immancabile lampadario (o plafoniera se il soffitto non è particolarmente alto), non possono mancare le prese elettriche per i diversi elettrodomestici. Calcolane qualcuna in più per le eventuali emergenze.

Un’area di passaggio oppure d’ingresso può essere illuminata con delle applique da parete o dei faretti Led eleganti da collegare in serie o in parallelo. In base alla tua scelta dovrai optare per un numero adeguato di interruttori.

Infine, analizziamo il bagno. La stanza deve poter offrire una luce adeguata per poter svolgere le operazioni quotidiane senza alcun impedimento o zona d’ombra, per cui oltre al lampadario non può mancare una buona illuminazione davanti allo specchio sopra il lavandino, un interruttore da posizionare sotto il mobiletto e all’ingresso, in modo da poter gestire i corpi illuminanti. Non dimenticare di aggiungere una o più prese per l’asciugacapelli e per alimentare qualsiasi altro accessorio utile in bagno.

Per evitare di fare confusione, ora che sai quali siano tutti i punti luce presenti in una casa, segna su un taccuino il numero dei punti luce necessari per ogni stanza e sommali per ottenere il totale. A questi aggiungine sempre qualcuno in più, per evitare che non ci siano prese sufficienti per collegare dispositivi tecnologici (TV, assistenti vocali, PC) o per caricare i telefonini di tutta la famiglia.

Un’alternativa potrebbero essere le famose ciabatte, ma come è facile intuire sono antiestetiche e creano confusione, oltre che essere pericolose: in base alla disposizione e alla quantità di fili aggrovigliati, potrebbero essere responsabili di spiacevoli cadute.

Suggerimenti per un corretto posizionamento dei punti luce

Per distribuire correttamente i punti luce in casa come in un locale commerciale, potrebbe essere utile tenere d’occhio la planimetria e stabilire la disposizione degli ingombri e degli arredi. Fatti aiutare da un elettricista esperto in modo da illuminare con gusto e stile, evitando le zone d’ombra (che equivalgono ad un ambiente angusto) o, al contrario, troppo illuminate.

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