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Come illuminare una camera da letto: consigli utili per creare un’atmosfera unica

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La luce, oltre ad essere una componente “silente” del nostro quotidiano, è anche un vero e proprio complemento d’arredo.

La scelta del tipo di una lampada, piuttosto che di un’applique, è strettamente correlata alla tipologia del mobilio, nonché al tipo di luce prodotta ed al suo calore: è infatti quest’ultimo che andrà a influenzare maggiormente quella che è l’atmosfera di una determinata stanza.

Come illuminare, in questo caso, una camera da letto per creare un’atmosfera unica e accogliente? Seguendo alcuni consigli.

Innanzitutto la tua luce dovrà sia illuminare che correggere eventuali imperfezioni della stanza, oppure valorizzarne degli aspetti (due facce della stessa medaglia).

La prima regola per creare una buona atmosfera è che ci sia abbastanza luce da illuminare l’ambiente, ma non eccessiva da risultare fastidiosa, perché la camera da letto è destinata al relax ed al riposo.

Ecco quindi che si rendono importanti sia luci “generali” (una lampada a soffitto), che luci localizzate (quelle sui comodini), che dovranno essere bilanciate in un giusto mix.

Il giusto mix di illuminazione lo potrai ottenere non solo con quella interna, ma anche con quella esterna. Ad esempio, se le finestre dovessero essere senza tende, di sera la luce esterna potrebbe compromettere l’equilibrio trovato con le luci interne.

Sempre in merito al giusto mix, sia il posizionamento che il colore delle luci dovrà ovviamente abbinarsi al colore delle pareti ma anche a quello dei copriletto scelti.

Esistono varie tipologie di complementi illuminanti:

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  • Lampadari: pendono dal soffitto, e irradiano la luce spesso verso il centro della stanza. Tra i corpi illuminanti più diffusi, i lampadari per camere da letto danno buoni risultati e sono di facile installazione (è sufficiente predisporre un solo attacco elettrico). A differenza di quanto avveniva negli anni ’60, dove i lampadari erano dotati di doppia accensione per ottenere la giusta quantità di luce emessa, oggi vengono invece corredati molto spesso di dimmer (regolatori di luce).
  • Applique da camera da letto: pratiche e poco invadenti in termini di ingombro, ottime come soluzioni stilistiche (ne esistono molteplici modelli di forme, colori e materiali differenti), ideali per creare una situazione di intimità e la giusta atmosfera. Di contro, emettendo una luce sostanzialmente verticale, hanno il “difetto” di evidenziare eventuali imperfezioni della parete sulla quale sono installate.
  • Lampade da tavolo: dette anche “da appoggio”, hanno dimensioni utili per il posizionamento su piccole/medie superfici, quali scrittoi, tavolini e comodini. Per ottenere la giusta atmosfera in una camera da letto, le lampade da appoggio sui comodini sono essenziali, perché permetteranno di avere una luce localizzata che non arrecherà disturbo all’altra persona nel letto.
  • Piantane: dette anche “lampade a terra”, occupano poco spazio sul pavimento, e sviluppano luce all’altezza giusta (solitamente 1,80/2,20 mt.) e irradiano la luce verso l’alto in maniera diffusa, creando un alone piacevole senza disturbare la vista.
  • Faretti Led: poco utilizzati in camera da letto a causa dell’illuminazione diretta che irradiano, se non nella soluzione “recessed”, aventi cioè una posizione più incassata rispetto ai faretti tradizionali, e che quindi possono essere “guardati” senza risultare fastidiosi come quelli tradizionali.

Non solo le luci, ma anche le ombre andranno studiate e dosate al meglio per rendere l’illuminazione della tua camera da letto davvero confortevole.

Esse non dovrebbero essere troppo rade perché indispensabili ad una corretta visione, né troppo dure (con stacchi netti luce/ombra) perché risulterebbero sgradevoli alla vista. Inoltre vanno assolutamente evitate in quei punti predisposti alla lettura, perché ovviamente affaticheranno solamente la vista.

Il colore delle luci

Un ultimo aspetto da tenere in considerazione per creare la giusta atmosfera, è il colore delle luci, che trasmetteranno a seconda dell’oggetto illuminato una tonalità differente in base alla loro gradazione.

Esistono luci a incandescenza, dette “calde“, con tonalità arancioni/rosse, ideali ad esempio se nella camera sono presenti mobili in legno di mogano. Nonostante la seconda tipologia di luce (quella fluorescente) abbia fatto passi da gigante nella sua evoluzione, la luce a incandescenza riprodotto prima con le lampadine a filamento, poi con quelle a Led, continua ad essere la più utilizzata.

Come anticipato, esistono poi le luci a fluorescenza, che hanno nella loro resa cromatica tonalità di azzurro, spesso preferite per l’illuminazione diurna perché più simili di colorazione.

Infine esistono le luci Led, disponibili in più tonalità di colore (calda, fredda e naturale) che mano a mano hanno soppiantato le prime due, commercialmente parlando, sia per i consumi davvero ridottissimi, che per la scelta del colore che permettono loro di adattarsi in qualsiasi ambiente ove vengono installate.

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